Criteri di dimensionamento Impianto di Spegnimento ad Aerosol
Gli impianti di spegnimento incendi ad Aerosol ai sali di potassio risultano estremamente semplici da progettare, non richiedono software specifici o complessi calcoli idraulici, ma solo una calcolatrice! Procediamo per fasi.

Step1. Volume protetto
Così come i gas estinguenti (IG55, IG541, HFC227ea, …), gli impianti ad aerosol lavorano per Saturazione Totale, ossia offrono una protezione degli incendi solo quando l’intero volume da proteggere è saturo di agente estinguente aerosol. Quindi è necessario conoscere la dimensione del volume da proteggere in m3. Il valore volumetrico deve essere quello netto, ossia possono detrarsi tutti gli ingombri permanenti impermeabili (es. travi ribassate, pilastri).
Step2. Fonti di perdita
Si deve avere l’accortezza che il volume abbia “sufficiente resistenza strutturale e integrità per contenere la scarica“. Questo significa che si deve porre attenzione alle possibili fonti di perdita di agente estinguente aerosol. Alcune delle più comuni sono:
- Fori su pareti/passaggi cavi, molto spesso, dopo il passaggio di tubazioni/canaline elettriche attraverso murature, non viene eseguita la sigillatura delle forometrie. Questi fori diventano quindi punti privilegiati di perdita di estinguente. Trascurabili sono invece piccoli intagli in soffitti e pareti, tipicamente fisiologici della costruzione, e rientranti nei difetti di finitura;
- Finestre permanentemente aperte, saltuariamente si incorre in questo tipo di scelta progettuale per alcuni locali. In questi casi è necessario predisporre dei sistemi di chiusura automatica;
- Porte Tagliafuoco normalmente aperte, anche qui è necessario essere sicuri che esista un dispositivo di sgancio automatico della porta che ne consenta la chiusura automatica;
- Aperture su condotti di ventilazione, in caso di estrazione/immissione aria dall’ambiente protetto con condotte aerauliche è necessario predisporre delle serrande tagliafuoco/tagliafumo che interrompano i condotti e compartimentino il locale protetto;
- Controsoffitti leggeri, qui la problematica è dovuta alla combinazione di turbolenza e sovrappressione causate dalla scarica di aerosol che sono in grado di spostare oggetti leggeri, come fogli di carta, e sollevare i quadrotti di un controsoffitto. In questo caso le possibili opzioni sono due: si passa ad un controsoffitto a lastre piane, oppure, si protegge con aerosol anche il volume nascosto del controsoffitto.
Se si ricade in una di queste casistiche e si è impossibilitati nell’eseguire delle azioni correttive, non disperare! In extrema ratio è possibile compensare le perdite con quantitativi aggiuntivi di aerosol (se ne parlerà nello Step4).
Step3. Coefficiente di Estinzione (di laboratorio)
Il secondo parametro da definire è quello più importante e caratterizza ogni agente estinguente aerosol, ossia il Coefficiente di Estinzione (di laboratorio, di prova). La norma tecnica dà questa definizione:
Coefficiente di Estinzione – UNI EN 15276-2 Paragrafo 3.14
Massa minima efficace di un agente estinguente scaricata, per unità di volume della camera, che è necessaria per estinguere un incendio che coinvolge un particolare combustibile in condizioni sperimentali
In pratica è la massa di aerosol, sottoforma di compound solido, per metro cubo di locale, necessaria per estinguere un incendio in condizioni di prova sperimentali ben definite. E’ espressa in g/m3 ed è determinata da ogni produttore con prove di spegnimento reali su focolai di prova stabiliti dalle norme tecniche (UNI EN 15276-1 , ISO 15779, UL 2775, ….). Da qui si deduce che esistono differenti coefficienti di estinzione tanti quanti sono i prodotti Aerosol in commercio.
Il coefficiente di estinzione POWERSol® è 73,1 g/m3, ma questo non è ancora il dato utile alla progettazione!
Step4. Fattore di Sicurezza
Per ogni dimensionamento è richiesto un fattore di sicurezza S per coprire le condizioni non standard. La normativa impone almeno un fattore pari a 1,3 che si dimostra sufficiente a garantire un livello di sicurezza adeguato. Tuttavia, in caso di condizioni particolari, è richiesto un incremento nel fattore di sicurezza e quindi aerosol aggiuntivo. Alcuni esempi sono:
- Presenza di fori e aperture non chiudibili che implicherebbero una rapida perdita del mezzo estinguente (come accennato nello Step2);
- Altezze dell’ambiente protetto superiori a 4,5m;
- Presenza di corpi scaldanti che possono agire come fonti di riaccensione.
La valutazione di queste condizioni particolari è eseguita caso per caso dal nostro ufficio tecnico.
Step5. Massa di Aerosol richiesta
Il prodotto tra coefficiente di estinzione e fattore di sicurezza rappresenta il Coefficiente di Estinzione di Progetto ed è il valore utilizzato ai fini della progettazione del sistema. Quindi, in assenza di condizioni particolari ed assumendo un semplice 1,3 come fattore di sicurezza, il Coefficiente di Estinzione di Progetto POWERSol® sarà 95,0 g/m3.
Ora si hanno a disposizione tutti i dati necessari per un corretto calcolo della Massa di Aerosol necessaria con l’espressione seguente:
Massa di Aerosol richiesta [g] = Volume protetto netto [m3] x Coefficiente di Estinzione di Progetto [g/m3]
Step6. Numero di Generatori richiesto

Come ultimo punto si provvede a definire il numero di generatori minimo necessario a coprire il volume:
NR. Generatori = Massa di Aerosol richiesta / Massa Aerosol in un singolo generatore
Visto che sono in produzione Generatori di diverse taglie, è possibile raggiungere lo stesso risultato con quantitativi di generatori differenti. Tuttavia in caso di volumi congestionati potrebbe essere conveniente utilizzare generatori di taglia inferiore per garantire un buona distribuzione dell’agente estinguente.
POWERSol® ha attualmente in produzione generatori con massa di aerosol compound da 1000g, 2000g, 4000g
Arrivati a questo punto si dovrebbero avere tutti gli elementi per eseguire una buona progettazione di un Impianto di Spegnimento ad Aerosol. Per qualsiasi domanda contattate i nostri uffici.